Cambiano dal 2025 le regole per la spettanza delle detrazioni per figli a carico per i lavoratori subordinati. La legge di Bilancio (legge n. 207/2024) ha, infatti, rivisto le regole di base previste dal TUIR introducendo un nuovo limite di età anagrafica da rispettare affinché sia valida la possibilità di applicare le detrazioni e quindi anche in merito all’applicazione della soglia di esenzione pari a 2.000 euro per i fringe benefit. Inoltre, da quest’anno è in vigore un nuovo tetto alla possibilità di detrarre oneri e spese per i soggetti il cui reddito imponibile IRPEF superi i 75.000 euro annui. Alla luce delle novità i datori di lavoro dovranno attivarsi e chiedere ai lavoratori nuovi documenti utili in merito all’elaborazione della busta paga.
La legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) è intervenuta in materia di detrazioni per lavoro dipendente prevedendo un tetto massimo di età entro il quale è possibile considerare a carico i figli in possesso di un reddito inferiore al limite fissato dal TUIR.
Detrazioni per figli a carico
La disciplina delle detrazioni per figli a carico, dettata dal TUIR come aggiornato con il D.Lgs. n. 216/2023, è utile a ridurre l’importo dell’IRPEF lorda, direttamente in busta paga o al momento della dichiarazione dei redditi.
Per rientrare nella categoria di “figli a carico”, è necessario che il soggetto risponda a due requisiti fondamentali:
- età inferiore a una determinata soglia;
- essere dipendente dal genitore per il proprio sostentamento ovvero possedere un reddito complessivo inferiore al limite fissato dal TUIR.
La detrazione teorica spettante per i figli a carico sarà di 950 euro, parametrati in base al reddito dei genitori.
Se anche nel 2025 il limite reddituale resta fissato a 2.840,51 euro, il requisito anagrafico è invece stabilito con un limite a 30 anni non compiuti, a prescindere dal reddito.
N.B. Questa soglia limite d’età non si applica ai figli che rientrano delle categorie protette dalla Legge 104.
Le detrazioni per figli a carico per il 2025 spettano soltanto per i figli di età pari o superiore ai 21 anni. Per quanto riguarda i figli di età compresa tra i 21 e i 24 anni, sono considerati a carico quando hanno un reddito di massimo 4.000 euro annui. I figli di età superiore ai 24 anni, invece, non dovranno superare un reddito di 2840,51 euro annui.
N.B. Per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’assegno unico eventualmente percepito.
Ripartizione della detrazione fra i genitori
I genitori sposati o con custodia congiunta dei figli hanno entrambi diritto alle detrazioni nella misura del 50% ciascuno. In caso di un unico genitore affidatario, invece, la detrazione spetta all’unico genitore in misura completa, quindi al 100%.
Infine, nel caso in cui un genitore è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta interamente al genitore che ha a carico i membri della tua famiglia.
Altre detrazioni per i figli a carico
I genitori con figli a carico potranno altresì disporre delle detrazioni disponibili per i costi delle spese sostenute in loro favore:
- spese di istruzione: questo genere di spese, calcolate fino a un massimo di 800 euro, includono tutti i contributi scolastici (es. mensa, scuolabus, gite scolastiche, corsi di lingua).
- rette di frequenza asili nido: le spese per questo tipo di servizio possono essere detratte fino al 19% per un costo massimo di 632 euro per ogni figlio.
- spese universitarie: queste spese possono essere detratte fino al 19% per corsi di laurea erogati da Università statali, mentre l’importo varia a seconda delle direttive del Ministero per gli enti privati.
Limite alle detrazioni
I soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro possono detrarre gli oneri e le spese previsti dal TUIR fino all’ammontare calcolato moltiplicando l’importo base per un coefficiente determinato in base al numero di figli a carico presenti nel nucleo familiare del contribuente.
L’importo base è pari a:
- 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro e non superiore a 100.000 euro;
- 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro;
- Il coefficiente da utilizzare è pari a:
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità accertata.
Sono esclusi dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese a cui applicare il limite i seguenti oneri e le seguenti spese:
- le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lettera c) TUIR;
- le somme investite nelle start-up innovative, detraibili ai sensi degli articoli 29 e 29-bis del D.L. 18 n. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221/2012;
- le somme investite nelle piccole e medie imprese innovative, detraibili ai sensi dell’art. 4, commi 9, seconda parte, e 9-ter, del D.L. n. 3/2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 33/2015.
N.B. Sono escluse dai limiti alle detrazioni le spese derivanti da contratti conclusi entro il 31 dicembre 2024 per i premi di assicurazione per morte, invalidità permanente o non autosufficienza nonché quelli aventi ad oggetto i rischi di calamità naturali detraibili ai sensi del TUIR.
E per i fringe benefit?
Alla luce delle novità inserite nel TUIR con riferimento alla presenza di figli a carico è opportuno ritenere che anche la possibilità di applicare la soglia di esenzione ai fringe benefit maggiorata a 2.000 euro sia circoscritta alla presenza di un figlio con reddito inferiore all’importo stabilito dalla norma e di età inferiore a 30 anni.
Questo comporta un profondo cambiamento delle condizioni di spettanza del benefico per i lavoratori dipendenti che va tenuto in debito conto anche nella predisposizione della dichiarazione di responsabilità che i lavoratori devono presentare alle aziende per richiedere l’applicazione della soglia maggiorata di esenzione.
Cosa deve fare il datore di lavoro
Alla luce di quanto esposto è possibile individuare una “to do list” per i datori di lavoro:
- chiedere ai lavoratori dipendenti di presentare un nuovo modello di richiesta per l’applicazione delle detrazioni con i dati anagrafici aggiornati per i figli a carico; Nel nuovo modello occorre che il lavoratore dichiari la presenza di figli, con reddito non superiore, nell’anno d’imposta di riferimento, a euro 2.840,51 (4.000 euro per figli di età non superiore ai 24 anni), anche se nati fuori del matrimonio, riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, o figli conviventi del coniuge deceduto, di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni, oppure di età pari o superiore a 30 anni se con disabilità L. n. 104/1992.
- chiedere ai lavoratori di presentare una nuova dichiarazione sostitutiva di atto notorio che recepisca il nuovo limite di età anagrafica per i figli a carico, nel caso di applicazione della soglia maggiorata di esenzione dei fringe benefit;
- laddove sia prestata assistenza fiscale, attivare il monitoraggio dei dipendenti con redditi alti al fine di applicare correttamente il limite alle spese detraibili.
Fonte IPSOA.it
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