L’Istituto, con la circolare INPS 22 novembre 2021, n. 174, fornisce le indicazioni operative sulla nuova modalità di restituzione delle somme indebitamente percepite, disciplinata dall’articolo 150, decreto-legge19 maggio 2020, n. 34.
In particolare, la norma ha disciplinato le modalità di ripetizione dell’indebito su prestazioni previdenziali e retribuzioni assoggettate a ritenute alla fonte a titolo di acconto e, per semplificare il quadro, ha stabilito che le somme restituite al soggetto erogatore, se assoggettate a ritenuta, sono restituite al netto della ritenuta subita e non costituiscono oneri deducibili. La disposizione ha inoltre previsto, a favore del sostituto d’imposta quale soggetto erogatore, la possibilità di usufruire, al posto del rimborso, di un credito di imposta pari al 30 per cento delle somme ricevute, utilizzabile senza limiti in compensazione.
La norma non trova applicazione nei casi di restituzione di somme indebite esenti per legge (ad esempio, pensioni e assegni sociali, le pensioni di invalidità civile, le maggiorazioni sociali e gli assegni familiari) che comunque non hanno subito complessivamente ritenute ancorché imponibili. Non si applica, inoltre, nel caso di restituzione delle somme assoggettate a ritenuta e restituite nello stesso anno del pagamento.
La circolare illustra, infine, le indicazioni e i criteri per la determinazione delle somme nette oggetto di ripetizione. Con un successivo messaggio saranno fornite le ulteriori istruzioni operative necessarie agli adeguamenti dei sistemi informativi.
Fonte INPS.it
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